Perchè mi piace tradurre
Chi sono , Traduzioni / Aprile 13, 2020

Intrecciando con rispondenza armonica e grammaticale i fili delle parole da tradurre con quelle di un’altra lingua tesso il mio tappeto. La levigatezza e la nitidezza del diritto nasconde tanti fili intrecciati e attorcigliati. Il mio compito è togliere dalla superficie del tappeto ogni asperità, renderla ben liscia. Tradurre è semplicemente tessere.

Pubblicità
Traduzioni / Novembre 20, 2008

Un giorno mi fu chiesto di tradurre uno piccolo spot pubblicitario. La maggior difficoltà stava nel far coincidere il ritmo della musica con la lunghezza delle poche parole tradotte senza però stravolgere il senso.  Tutto doveva rientrare in 11 secondi

Traduzione tecnica
Traduzioni / Novembre 5, 2008

ARPIONI DA ROTAIA Tipici arpioni da rotaia hanno la lunghezza di 165 mm e la massa di 0,38 kg. Arpioni da rotaia allungati vengono utilizzati durante il raddrizzamento di binario sul gonfiamento del terreno. Quest’ultimi si differenziano dagli arpioni tipici in lunghezza, la quale può essere 205 e 230 mm, e di massa, rispettivamente 0,46 e 0,51 kg. Arpioni da rotaia si realizzano in acciaio marchio CT4 in conformità allo standard statale GOST 380-88. Sono ammessi arpioni da rotaia, realizzati in acciaio marchio CT3 in conformità allo standard statale GOST 380-88 con qualsiasi grado di disossidazione. Per le zone con il clima freddo, arpioni da rotaia devono essere realizzati nella versione fredda in conformità allo standard statale GOST 15150-69 in acciaio calmo dei marchi, menzionati sopra. La lunghezza normale è di 165 mm, arpioni allungati possono essere di lunghezza di tre tipi: 205, 230 e 280 mm Il gambo di arpione da rotaia non deve avere le bave di cui altezza è superiore a 1,5 mm. Lo spessore della lama della parte appuntita di arpione da rotaia non deve superare 2 mm. Lo spostamento della parte appuntita rispetto all’asse di gambo non deve essere superiore a 1,5 mm. Arpioni da…

“Doni dei Magi” di O. Henry
Traduzioni / Dicembre 2, 2007

Un dollaro e ottantasette centesimi. Era tutto quel che c’era. Di cui sessanta centesimi erano in penny. Penny che venivano risparmiati uno o due per volta, mercanteggiando sul prezzo con il venditore degli alimentari, con il fruttivendolo, con il macellaio finché non sentisse le guance avvampate dalla silenziosa accusa di una parsimonia tale, causata da un commercio così minuzioso. Della contò il denaro per tre volte. Un dollaro e ottantasette centesimi. E il giorno dopo sarebbe stato Natale.

“L’ultima foglia” di O. Henry
Traduzioni / Aprile 12, 2006

In un piccolo quartiere ad ovest della piazza Washington, le strade impazzirono e si ruppero nelle piccole strisce chiamate “località”. Queste “località” formano strani angoli e curve. Una Strada attraversa l’altra una o due volte. Una volta un’artista scoprì il lato estremamente utile di questa strada. Immaginiamo che un collezionista con il conto da pagare per colori, carta e tela, possa, compiendo il suo percorso, ad un tratto incontrare se stesso di ritorno senza che nessun centesimo sia pagato in credito!