Font
Appunti di viaggio , Words&Drops / Marzo 2, 2021

La scrittura al computer ha la sua calligrafia. “Quella notte ho sognato che ogni persona in questo mondo ha un tipo di font tutto suo, con il quale è scritta la storia della sua vita, e in sogno esigevo dal Presidente della Commissione Caratteri di cambiare il font a me destinato. mi ha risposto che era impossibile: il font con cui si scrive la vita di un uomo è stabilito alla nascita, dopodiché diventa immodificabile.” Eshkol Nevo

Muscolo
Appunti di viaggio , Words&Drops / Febbraio 5, 2021

Mi piace immaginare la memoria come un muscolo involontario, paragonandola ai muscoli presenti nelle pareti dell’apparato digerente, dei vasi sanguigni, dei bronchi, dell’utero e della vescica. Ma in primis al muscolo cardiaco! “La memoria si blocca. Ma è ancora lì tutta intera. Anche le cose più dimenticate si ripresentano, ma quando vogliono loro”. Elias Canetti

Tempo
Appunti di viaggio , Words&Drops / Gennaio 20, 2021

La puntualità qualche volta implica la paura che l’altro non sappia aspettare. “Il tempo porta sempre la verità. Peccato che non la porti sempre in tempo.» Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos

Valigie
Appunti di viaggio , Words&Drops / Gennaio 4, 2021

Chissà se gli oggetti hanno la stessa capacità delle persone di piacersi a prima vista, di riconoscersi a vicenda come anime gemelle. Affinità elettive oppure un’illusione effimera? “Vi furono segni, segnali,che importa se indecifrabili…Vi furono maniglie e campanelli in cui anzitempo un tocco si posava sopra un tocco.Valigie accostate nel deposito bagagli.Una notte, forse, lo stesso sogno,subito confuso al risveglio.” Wisława Szymborska

Irina Antonova

Irina Antonova, storica direttrice del Museo Pushkin di Mosca, si è spenta all’età di 98 anni il 30 novembre 2020 a causa delle conseguenze da Covid. Mi fermo perché qui finisce la terra ferma Marina Zvetaeva / Museo Pushkin/ Irina Antonova. La linea retta si è piegata fino a formare il cerchio perfetto. Avevo 19 anni quando vidi per la prima volta alcuni quadri della serie “Le cattedrali di Rouen” di Monet. Erano esposti al museo Pushkin insieme con Matisse, Chagall e Malevich. L’unico posto al mondo dove la poesia monumentale di Marina Zvetaeva (Iosif Brodskiy la considerava il più grande poeta del Novecento mondiale) incontrava il colore sulla tela e tu non capivi più dove finivano le parole e cominciava la luce. Appunto, il cerchio.Il Museo A.S. Pushkin fu inaugurato il 31 maggio 1912 e contiene la più grande collezione di arte europea della città di Mosca; si trova in via Volkhonka al civico 12, tra la metro di Kropotkinskaya e Borovitskaya.Fondato dallo storico e critico d’arte Ivan Zvetaev, il padre di Marina Zvetaeva. Alla sua fondazione, fu chiamato Museo di Alessandro III ma nel 1937 fu ribattezzato e intitolato al famoso poeta Pushkin, uno dei padri della letteratura…

Testa o croce
Appunti di viaggio , Words&Drops / Dicembre 11, 2020

La fiducia non ha gradi, tranne quello assoluto che varia da persona a persona solo per la descrizione. “Ci sono persone delle quali ti fidi abbastanza da farci “testa o croce” al telefono.” Eshkol Nevo

Difesa
Appunti di viaggio , Words&Drops / Novembre 27, 2020

La capacità di confortare si differenzia dalla commiserazione per la dignità del dolore, quello da vivere e quello da condividere. “Uno può difendersi dall’insulto ma non può proteggersi dalla compassione”. Erich Maria Remarque

Festa
Appunti di viaggio , Words&Drops / Novembre 20, 2020

Oggi, nella giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, vorrei istituirne una che dia il diritto ad un adulto di sentirsi bambino con tutte le regole del gioco. “Quando ci salutammo eravamo come due bambini che sono diventati terribilmente amici durante una festa di compleanno e continuano a guardarsi mentre i genitori li prendono per mano e li trascinano via”. Julio Cortázar

The Human Comedy

“Credo che un bambino cerchi un suo simile in tutti quelli che incontra. E se trova un bambino in un adulto, credo che lo preferisca a chiunque altro. Vorrei poter essere adulto come Ulysses è bambino”.Nel 1943 a New York viene pubblicato il libro “The Human Comedy” di William Saroyan; nello stesso anno esce l’omonimo film diretto da Clarence Brown.La pellicola gareggia nel 1944 per gli Oscar a fianco di “Casablanca”, “Il cielo può attendere”, “Addio alle armi”, vincendo la statuetta per il “Miglior soggetto originale”.Sia il libro che il film riscuotono un notevole successo ma non diventeranno mai oggetto di esaltata venerazione da parte del pubblico né saranno osannati dalle generazioni successive. A differenza di altri due che usciranno qualche anno dopo.“The Catcher in the Rye” sarà pubblicato nel 1951. Si confermerà un must da leggere ma non da rileggere. Un romanzo di formazione sì, ma senza speranza e fiducia che dovrebbero accompagnare la crescita. L’adolescenza della solitudine cupa, grigia, persa. Magistrale nello sviscerare i problemi che rimangono irrisolti. Sono profondamente legata a questo libro per il suo lirismo disperato e luminoso.“Dandelion Wine” uscirà ancora dopo, nel 1957. Un altro romanzo di formazione predestinato all’eccellenza e al successo. Mi…

Equilibrio
Appunti di viaggio , Words&Drops / Novembre 13, 2020

L’equilibrio tra doveri e diritti contribuisce all’armonia oppure solo alla stabilità? “La grandezza dell’amore sta soprattutto nel fatto che in esso tutti i diritti sono sospesi”. Elias Canetti