Invitando chiunque a salire su questo tappeto volante e vedere da vicino un’ altra sponda, trasformo i segni e le figure estranei in uno svolgersi logico di un pensiero espresso in parole. La mia bacchetta magica – dizionario – rompe l’incantesimo.
Tradurre è semplicemente librarsi in aria, in un miscuglio di vari sillabe, fonemi, vocaboli.
E se la traduzione è solo un’eco di qualcosa di molto più grande e naturalmente molto più bello, cerco di fare del mio meglio per proiettare sul rovescio di uno schermo bianco il profilo di una figura lontana che non può essere invisibile al pubblico.
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